venerdì 10 maggio 2013

AAB - RIPOSO

lunedì 27 agosto 2012

AAB. UNA POESIA

Una mia poesia del 1992: 20 anni fà.

 107.
             R  I  P  O  S  O


In fondo innocenti,
non cattivi;
uomini,
del passato.
Che ritornano cavalieri di ciò che fu.

Tombe oneste,
sogni modesti,
sorrisi sinceri,
che non nascondono.

Fiori veri e finti,
tende pesanti 

di velluto rosso Bordò.
Sul divano rosso,
giganteschi uncinetti,
e due cuscini gialloscuro.
Una vecchia gatta,
attenta ma discreta.
Mia zia,
quarantenne,
ancora piacevolissima
e snella,
volto lungo,
carnagione olivastra,
capelli nerissimi e lisci,
e lunghi,
ed elegantissima.
Mio zio,
tutta finta,
la sua signorilità altera,
tozzo ma non goffo,
sempre in gessato grigio,
col gilet,
e cravatta,
basettoni neri.
Sguardo conquistatore,
ma solo di simpatia
e poco di cuori...

Il giardino,
esplosione di fiori,
a due passi da casa,
fiori profumati,
foglie non unte,
api,
una varietà di colori,
tanta natura,
una quantità di farfalle,
profumi fantastici.
Io, perso,
dentro questo paradiso,
il mondo non esiste più,
sono solo,
oltre il mio respiro,
il sogno.
Disteso.
Io non esisto,
ci sono solamente per me.

La serenità creatrice di nostalgie
non mi apparteneva più,
erano giorni tristi,
la passione del cielo su di me.
Io ora cerco solo il riposo.

Ascoltammo,
assieme assorti,
il lento vento
della vastità dell'universo
e chiamammo questa sensazione,
noi terrestri,
metafisica.

O forse era solamente,
riposo.

Dei pensieri più bassi.

                      ( Novembre 1992 )

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